OBIETTIVO! La Puglia ha segnato con il nuovo programma “Garanzia dell’occupabilità dei lavoratori”, parte della Misura 5 del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, volto a rilanciare l’occupazione. La Puglia è una delle prime regioni a ricevere l’approvazione da parte dell’Anpal del piano attuativo del GOL, che consentirà di avviare a breve misure attive in materia di lavoro e formazione, con un focus specifico su giovani, donne e disoccupati.
QUAL È IL PROGRAMMA GOL? Il Programma GOL rientra nella Missione 5, Componente 1, del PNRR, dedicata alla Riforma delle politiche attive del lavoro. Oltre al GOL, prevede il lancio di un nuovo piano per le competenze, il rafforzamento dei centri per l’impiego e il potenziamento del sistema duale. Il Programma GOL comprende vari interventi progettati per combattere la disoccupazione e promuovere il reinserimento dei lavoratori attraverso l’adeguamento e l’aggiornamento delle competenze in linea con l’evoluzione del mercato del lavoro e con le esigenze delle imprese locali.
RISORSE Le risorse complessive del programma nazionale ammontano a 4,4 miliardi di euro. A ciò si aggiungono altri 600 milioni di euro per il rafforzamento dei centri per l’impiego e altri 600 milioni di euro per il sistema duale. Inoltre, attraverso REACT-EU sono disponibili 500 milioni di euro.
CHI SONO I BENEFICIARI DEL GOL?
-Cittadini beneficiari di ammortizzatori sociali: lavoratori che subiscono una riduzione dell’orario di lavoro superiore al 50% nell’arco di 12 mesi (secondo la normativa vigente).
-Lavoratori vulnerabili o fragili: include giovani NEET (sotto i 30 anni), donne svantaggiate, individui con disabilità e lavoratori maturi (55 anni e oltre).
-Beneficiari di ammortizzatori sociali senza rapporto di lavoro: soggetti disoccupati beneficiari di indennità NASPI o DIS-COLL.
-Cittadini ammessi al sostegno al reddito di natura assistiva: percettori del Reddito di Cittadinanza. A partire dal 1° gennaio 2023, le persone di età compresa tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma senza minori disabili o a carico o individui con più di 60 anni nel proprio nucleo familiare) possono percepire il Reddito di Cittadinanza per un massimo di 7/8 mesi, purché compiano almeno sei mesi di formazione o corsi di aggiornamento professionale. La mancata osservanza comporta la perdita del beneficio reddituale.
-Disoccupati senza sostegno al reddito: disoccupati da almeno sei mesi, altri lavoratori con limitate opportunità lavorative (giovani e donne, anche senza condizioni di fragilità), lavoratori autonomi che cessano l’attività o hanno redditi molto bassi.
-Lavoratori a basso reddito (i cosiddetti lavoratori poveri): individui il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo scende al di sotto della soglia di insufficienza, come definita dalla normativa fiscale.
-Lavoratori autonomi titolari di partita IVA, come previsto dalla Legge di Bilancio 2022, artt. 251-252.
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